Per eseguire un’analisi del terreno deve essere raccolto un campione rappresentativo della superficie oggetto dell’analisi, nella zona dove maggiormente insistono gli apparati radicali. Secondo il criterio della casualità, all’interno di un appezzamento omogeneo per caratteristiche pedologiche e agronomiche, evitando le zone di bordo, comunque non più esteso di un paio di ettari vengono raccolti diversi saggi del suolo, fatti utilizzando una trivella o un badile, eseguiti fino ad una profondità in genere di una quarantina di centimetri; va eliminato lo strato superficiale del saggio stesso. Alla fine tutti i saggi vengono riuniti e mescolati accuratamente, estraendo dal tutto il campione vero e proprio di circa un chilogrammo, da avviare al laboratorio di analisi.